DVD ZONE 2 NEUF Langue : Français Sous titre : Anglais, Hollandais, Français pour sourds et malentendants Hannah et Violetta forment un couple hors du commun : mère insaisissable et fillette en quête d'amour maternel, artiste fantasque et modèle malgré elle. Lorsqu'Hannah demande à sa fille si elle veut être son modèle, tout bascule dans la vie de Violetta qui vivait jusque là avec sa tendre grand-mère. D'une enfance banale elle devient égérie du milieu branché parisien...
D**D
Good plot dream like ending.
Nice movie a little disturbing if your a parent, French with English sub tittles ,young daughter who lives with her grandmother whose mother lives upstairs ,a photographer and artist decides to photograph her daughter ,I'll leave you to decide if you want to see this movie I was curious and if you can have a open mind and keep saying it's only a movie fiction .
C**L
Well done Ms. Ionesca.... Looking ...
Well done Ms.Ionesca.... Looking forward to seeing more of your work..
T**D
Find out how to play it where you live...then buy it!
PERFECT....Living in the USA, this movie opened my eyes to cinema in other countries.
M**G
Five Stars
Amazing adaptation of a true life story. The actress they got is amazing.
L**P
Bravely-told memoir
This was a bold project for director Eva Ionesca to undertake, making a film to portray her own sexualised childhood. In real life, as a child, Eva was constantly photographed by her mother from the age of five and into her early teens.Initially portrayed as ‘artistic’ poses, the photographs swiftly became more suggestive, explicit and sexual because that’s what generated more cash. In her teenage years she was taken into care, and spent much of her adult life seeking court injunctions to have the indecent photos retracted. So, this film punches home the trauma a child has when a loved one exploits her for sexual and financial gain.12-year-old Anamaria Vartolemei appeared very confident acting her sexualised role, which required her to undress, snog, have her breast fondled, as well as play a bullied and exploited child. Her eventual confrontation with her exploitative mother helped the girl reprise some self-esteem, and is particularly well acted.Contrary to what some other reviewers state, this DVD does have English subtitles.
P**M
Five Stars
Great movie.
G**.
une histoire cruellement vraie portée par deux admirables actrices
Pour réaliser avec infiniment de talent son premier long métrage Eva Ionesco s'inspire de sa propre enfance et de ses rapports avec sa mère la photographe Irina Ionesco (Hanna dans le film) laquelle avait pris des photos d'elle nue et érotisée alors qu'elle était enfant.Partant d'un sujet aussi délicat le film aurait pu être scabreux, malsain, exhibitionniste. Or il n'en n'est rien. Eva Ionesco ne se veut ni dénonciatrice à tout crin ni moralisatrice. Elle témoigne. Et pour rendre son témoignage le plus exact possible elle utilise pour les images du film la même esthétique que celle des photos de sa mère. La photo signée Jeanne Lapoirie est magnifique. Elle aide la réalisatrice, accompagnée par la superbe musique composée par Bertrand Burgalat, à nous faire entrer dans l'univers d'un conte de fée à la limite du fantastique avec le côté très souvent horrifique du genre.Au-delà du fait qu'il nous est en tant qu'individu impossible d'admettre une telle conduite d'une mère par rapport à sa fille, le film nous rappelle qu'un (ou une enfant) a avant tout besoin d'amour et qu'il n'est en aucun cas un objet sur lequel ses parents projettent leur propre mal être.Isabelle Huppert est géniale en mère mi-ange mi-sorcière et la jeune Anamaria Vartolomei est absolument bluffante du haut de ses 12 ans dans le rôle de la victime de cette mère déséquilibrée et vampirique.Un film à ne pas manquer.
P**T
La Maladolescenza di Eva Ionesco
La Ionesco racconta (con sorprendenti tocchi di delicata regia) la sua (mala)adolescenza di lolita/modella, musa "artistica" di una madre (Isabelle Huppert) che fà del suo corpo acerbo strumento di pose erotico-necrofile.Autobiografico e realmente sentito (forse troppo), sofferto e per nulla morboso (la Ionesco evita assolutamente pruderie varie, se non la sequenza in cui la madre vende le foto della figlia-in un parco-ad un presunto pedofilo) dove lo sguardo prettamente femmineo non dà spazio ai lati "torbidi" della vicendaCosì, la piccola Violetta (tramutata dalla madre in una specie di bambolina perversa con chili di rossetto), che sia in autoreggenti e scarpe con tacco 12, vestita da vedovella sexy contorniata da teschi, scheletri e inquietanti manichini "baviani", in minigonne attilatissime, piume di struzzo, o agghingata come Marlene Dietrich dell'Angelo Azzurro, non suscita nessuna morbosità "pedofila", ma tutto pare "naturale" e quasi "meccanico" davanti all'obiettivo della madre , sempre più convinta di rivoluzionare il mondo dell'arte ("Diventerai più famosa di Shirley Temple", le dice)A parte qualche ottimo momento di gran cinema (l'incontro con l'efebico rocker dandy inglese-il figlio di Nick Cave- nella sua villa, che fà fumare alla ragazzina delle droghe, per poi abbracciarsi teneramente sul prato all'aperto, un misto di cinema greenaweyano e vontreieriano, la crisi "selvaggia animalesca" di Violetta nei confronti della madre, il bellissimo finale "boschivo", con Violetta in fuga dalla madre che appare vestita come la Vergine Maria, i canti ortodossi nella piccola chiesa romena, la stanza set "necrofora" e quasi baviana) , il film pare però girare su sè stesso, come se la Ionesco (nel trattare il suo vissuto) si chiuda in se stessa, in un racconto ermetico che lascia poco spazio a quello che circonda madre e figlia (praticamente , quasi tutto il film, si barcamena tra i set fotografici della madre e i litigi furenti con la figlia, tra la scuola e la claustrofobia del piccolo appartamento alla periferia di Parigi)Schegge impazzite, come il party "warholiano", la cena con le modelle (dove Violetta sbircia sotto il tavolo e vede che le ragazze non indossano le mutandine), gli incontri con il mercante d'arte Denis Lavant, la cattiveria delle amichette di scuola di Violetta (la madre la manda in classe conciata come una "piccola put"), la ribellione di Violetta agli scatti sempre più (h)arditi della madre, l'incontro con l'assistente sociale, il sorprendente 'omaggio baviano (nell'appartamento di Hannah troneggia il manifesto francese di Reazione A Catena di Mario Bava), tutti piccoli particolari che gravitano attorno ad un rapporto di odio e amore sempre più crescenteEmblematiche due scene (non dialogate, tra l'altro): la Huppert che si distende su una tomba in un cimitero (sequenza onirica quasi rolliniana), che si autoscatta fotografie immersa in un letto zeppo di inquietanti bambole baviane, Violetta che insegue un ragazzo ad occhi chiusi, si mette a carponi sulle scale annusando come un animale, per poi annusarsi a vicenda, che donano al film un aria surreale e staniante, quasi fiabesca e barocca-e non per nulla la Huppert,ad un certo punto, cita Lewis Carroll- (molti gli spunti favolistici/horror: la madre vista come una specie di vampira attratta dalla morte, la piccola Violetta vittima sacrificale, protetta dalla nonna molto religiosa, le camere degli "orrori", la passione per la decadenza mortifera, la madre che "vampirizza" la bellezza acerba di Violetta, l'infanzia "incubotica", con un sapore di "cinema delle streghe" che rammenta odori e flebili risonanze che stanno tra Suspiria e Livide)La Ionesco (coadiuvata dalla magnifica fotografia di Jeanne Lapoirie e dalla partitura musicale di Bertrand Burgalat-bellissimo il pezzo dell'arrivo alla dimora della rockstar inglese- e da sfavillanti costumi "felliniani") regala momenti di gran cinema sentito e sofferto, anche se si fà prendere troppo la mano sul suo passato burrascoso, finendo quasi per autopsicanalizzarsi e lasciando poco spazio al "narrato filmico"Visto in francese (con sub francese per non udenti) , senza grandi difficoltà a capirne i dialoghi, molto fluido nella narrazione (le direttive della madre sul set, i dialoghi tra le due:"Cos'è l'incesto mamma?" chiede Violetta alla madre, e la madre risponde:"Quando due parenti hanno rapporti carnali" , risponde, e Violetta:"Allora il nostro e un rapporto incestuoso?", ribatte Violetta). Curioso, poi, che nei film in lingua originale vengano mantenute le varie lingue (si parla francese, inglese e rumeno), e non una solo idioma come nel doppiaggio italianoIn un paese come il nostro, che banna in tv Pretty Baby (con cui il film ha diversi punti in comune), forse, non lo vedremmo mai, anche se le morbosità sono tenute fuori dalla portaGrandiosa la Huppert (fragile e determinata al tempo stesso, e sentirla parlare in francese le dà una marcia in più), e gran rivelazione Anamaria Vartolomei nel ruolo di Violetta, davvero intensa e soffertaLa silfide con l'arco nella fiaba di Murgia è cresciuta, dimostrandosi narratrice di razza che getta una luce "ombrosa" sul suo tumultuoso passato di un adolescenza spezzata di ragazzina divenuta donna troppo in fretta. Imperfetto, ma davvero sentito.Ottimo il dvd francese della Blaq OutFormato immagine 2.36Schermo 16/9 compatibile 4/3Lingue: Francese, Olandese, IngleseSub: Inglese, Francese, Olandese e Francese per non udentiExtra: Intervista a Eva Ionesco, Intervista al musicista Bertrand Burgalat, Intervista a Anamaria Vartolomei, Backstage, CapitoliDurata effettiva: 1h, 42m e 27s
H**L
My little princesse
Extrêmement ambigu ce film
Trustpilot
3 weeks ago
2 weeks ago