Downtown Boys are a bilingual political sax punk party from Providence, RI. Their first length LP Full Communism on Don Giovanni Records is full of songs about smashing the prison-industrial complex, racism, queerphobia, capitalism, fascism, boredom, and all things people tell us that try to close out minds, eyes, and heart. The record comes directly pout of our current critical moment in the struggle for justice being fought in the US and throughout the world.
K**L
Just got into this band. Reminds me of a ...
Just got into this band. Reminds me of a modernized version of X Ray Spex. Bilingual, queer, and political. This album gave me shivers, something this jaded punk rocker hasn't experienced in awhile.
T**P
So cool
Great music with a message! Has a nice punk vibe going through it.
K**S
Five Stars
Fantastic classic Punk done right in the style of X-Ray Spex!
F**Y
Full Disappointment
hate to say it but musically this is huge disappointment. The lyrics? They should listen to the Clash or NWA to get some inspiration. Sorry, wanted to like it.
K**R
Five Stars
Punk lives this is a great lp
R**T
Necessario
Oggi, causa un appuntamento di lavoro annullato all’ultimo momento, sono rimasto a casa e per “riempire” la giornata ho iniziato ad ascoltare musica. Dopo aver ascoltato l’ultimo di Motta, sono andato a togliere la polvere sull’ultimo de “I Cani” – Aurora, pubblicato nel lontano 2016. L’ascolto ha continuato a lasciarmi di buonumore (nonostante tutto? Direbbe qualcuno). Allora ho pensato di scrivere anche questo commento perché ho “riascoltato” la musica di questa band in un film qualche giorno fa. Scusate devo fare ordine, anche se non so da dove iniziare, riavvolgo il nastro.Album pubblicato nel 2015 per la “Don Giovanni Records”, ma che (non ricordo come) ho comprato soltanto nel 2020, ma a parte questo, il vero motivo è che ho letto da qualche parte che sono “la punk band più eccitante degli Stati Uniti”, e tanto mi è bastato allora. Mi ero anche promesso di scriverla prima questa recensione, ma poi durante il lockdown sappiamo che tutti i piani sono saltati. Ritorno all’album, che è il primo pubblicato dalla band, dopo un paio di Ep. La band è nata quando Joey (!casuale?!) L. DeFrancesco incontra Victoria Ruiz e insieme a due sax tenore (Adrienne ed Emmett), al batterista Norlan e al bassista Daniel formano i Downtown Boys da Providence. Non è il “punk sotto-controllo” tipico americano, ma le urla e il “casino” è imperante, canzoni brevi, uso “pericoloso” dei sax, ma soprattutto gli argomenti delle canzoni che sono vere battaglie sociali di inizio millennio 8tutte condivisibili), come recita il loro comunicato stampa “Il complesso carcerario-industriale, razzismo, queerphobia, capitalism, fascism, noia e tutte le cose che le persone usano per cercare di chiudere le nostre menti, occhi e cuori,". Inoltre, la cantante usa indifferentemente l’inglese e lo spagnolo (che è la seconda lingua negli States). Una band con un cervello come ce ne sono poche in giro. Così particolare che la regista italiana Susanna Nicchiarelli ha scelto la loro musica per quel piccolo gioiellino che è “Miss Marx”, un film di un’attualità sconvolgente anche se narra di avvenimenti di oltre cento anni fa (un argomento trattato che mi interessa per il mio mestiere sono gli infortuni sul lavoro, appunto). Ricapitolo, punk fresco, colonna sonora di un film bello, band giovane che canta di “cose umane”, cosa rimane? Ah sì, certo, la cover di “Dancing in the Dark” messa a chiusura dell’album che vale da sola il prezzo del biglietto e che chiude il cerchio (con una traccia nascosta …). Buoni ascolti (a tutto volume e con il pugno alzato)!!!!!!!
A**I
Correcto
Genial, rapidez y muy protegido el envió....El disco, todo un descubrimiento, aunque el segundo lo le supera, pero como todo buen grupo...tienen su evolución.
Trustpilot
2 months ago
1 week ago